domenica 11 novembre 2012

La regola interiore

Indro Montanelli scriveva che "anche quando avremo messo a posto tutte le regole, ne mancherà sempre una: quella che dall'interno della coscienza fa obbligo a ogni cittadino di regolarsi secondo le regole". Questo è il punto: nessuna regola tiene se non si è sviluppata una coscienza sociale - coscienza che sembra mancare a troppi italioti, cresciuti all'ombra del moralismo piccolo-borghese della cultura cattolica, tutto incentrato sulla sessualità. Purtroppo, quando si crede che Dio stia in cielo e non nella propria coscienza, nasce una società del moralismo formale, esteriore, ipocrita. Ed è quello che è successo in Italia. In questo paese ci è mancata la riforma protestante con il suo richiamo alla responsabilità individuale. Dov'è finita la coscienza dei tanti farabutti che considerano la politica solo un modo per arricchirsi? Certo, credono di avere un Dio che li perdonerà con qualche Ave Maria. Molto comodo. Qualche straniero si è anche domandato se negli italiani alberghi una vera e propria coscienza. Qualcuno ce l'ha, ma si tratta di una minoranza. Urge introdurre nelle scuole corsi di sviluppo della consapevolezza... al posto di quelli inutili sulla religione.

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