venerdì 30 novembre 2012

Gioventù bruciata



Una volta per "gioventù bruciata" si intendevano quei giovani che si davano all'alcool, al sesso promiscuo e alla droga. Erano bruciati nel senso che si bruciavano da soli. Ma oggi vengono bruciati. Da chi? Dai politici cialtroni e ladri che hanno pensato solo a se stessi, dall'economia che, per tenere bassi i costi del lavoro, sta immiserendo interi popoli, da una scuola che non sa quali valori insegnare, da una religione che è fallita da almeno duemila anni e da una famiglia in cui tutti si ignorano e nessuno sa più che cosa sia l'attenzione per l'altro. Allora, propongo a questi giovani smarriti e in apparenza senza futuro di lasciar perdere valori e fedi e di puntare solo sul loro sviluppo personale... inteso come arte di vivere, come capacità di valorizzare se stessi e come sfida a un nemico potente e insidioso che si chiama "conformismo". Devono pensare proprio in termini di "nemico".
Se uno tentasse di ucciderti, tu che cosa faresti? Reagiresti, immagino. Ebbene, fa' conto che ci sia un nemico che tenta di ammazzarti: chiamalo "società dei conformisti", degli uomini addormentati, degli sfruttatori, degli uomini di potere, dei ricchi, dei venditori di sogni fasulli, dei mediatori religiosi, dei commercialisti dell'anima... Sono loro che tentano di fare di te un automa ubbidiente, un cagnolino da salotto, un individuo imbalsamato e disperato la cui unica fuga sta nella droga o nell'incoscienza. Tu difenditi, lotta contro tutti - e sii te stesso. La tua battaglia sia questa: essere te stesso contro chi vuole farti schiavo. Sarà la tua miglior vendetta contro chi vuole annullarti.

1 commento:

  1. Sono d'accordo quasi su tutto. Penso però che una persona, giovane o meno, una volta raggiunta una condizione di lucidità, consapevolezza, indipendenza, proprio perché ha raggiunto tale condizione, farebbe bene a proiettarsi fuori da se stesso per contribuire a migliorare questa società che avrebbe tutte le ragioni di odiare. Altrimenti ci rtroveremo ancora, e ancora e ancora, in cicli successivi lunghi diciotto anni, a essere governati da chi pensa solo ai propri interessi e a subire la volontà di quelli a cui conviene votarlo o di quelli (anche peggiori) che sono tanto stupidi da esserne affascinati.
    vic

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