Dunque Vincenzo Nibali ha
vinto il Tour de France, e ne siamo contenti. Ma questa è la tipica
impresa all’italiana: solitaria, individualistica, al di fuori dell’Italia.
Perché, se fosse dipesa dal “sistema paese”, non avremmo mai vinto.
Il geniaccio italiano
prescinde da tutto, e dà il meglio di sé quando si dimentica dell’ambiente
italico da cui proviene e che fa di tutto per ostacolarlo, e si butta in avanti
da solo; quando non ci sono politici da blandire, burocrati da foraggiare o sindacati da far ragionare.
Insomma, la vittoria di
Nibali è il trionfo di un italiano, non degli italiani.
Non dobbiamo però buttarci
giù; qualche volta avviene il contrario. Per esempio, l’affondamento della
Costa Concordia è colpa di un italiano scriteriato, mentre il suo recupero è
merito di tante persone di buona volontà, alcune straniere e altre (per fortuna) italiane.
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