martedì 22 luglio 2014

La giustizia miope

Qualche volta si ha l’impressione che la giustizia umana si concentri sulla pagliuzza proprio perché non riesce ad attaccare la trave. Per esempio, il gangster Al Capone, autore di omicidi, finì in galera per evasione fiscale.
Ma anche da noi gli esempi non mancano. Oggi Emilio Fede, ex fedelissimo di Berlusconi, dice in una telefonata registrata: “Silvio, soldi, mafia, mafia, soldi…”. Non si tratta di una novità. Già qualcuno aveva adombrato che Berlusconi, tramite il suo braccio destro Marcello Dell’Utri (finito in galera per associazione mafiosa) avesse ricevuto grandi finanziamenti dalla mafia. D’altronde, nella sua villa ad Arcore, stazionava un noto mafioso.
Ma tutto questo non scompone nessuno, tanto meno i giudici, che invece lo hanno attaccato sulle sue frequentazioni con un esercito di prostitute.

Insomma, certe cose sono così grandi che nessuno vuole vederle. Forse la giustizia italiana non sarà cieca, ma miope sì.

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