Quella del Brasile non è
stata una sconfitta, ma una disfatta. Un crollo psicologico. Il fatto è che
quest’anno il popolo brasiliano non voleva giocare i mondiali, non voleva che
si spendessero miliardi per costruire stadi, mentre non si trovano i soldi per
i miserabili delle favelas.
C’erano già state
sollevazioni e proteste. Ma i governanti hanno preferito seguire l’antico
modello del “panem et circenses”. Solo che in questo caso non c’era il “panem”
e c’erano solo i “circenses”. Un po’ troppo per un popolo in cui regnano
ingiustizie e povertà enormi.
Quanto alla Germania, mostra
il suo solito spirito: calma, determinata, organizzata e consapevole della
propria forza. Non a caso è che il popolo che domina l’Europa. E questa volta
c’è riuscita senza fare guerre rovinose, ma solo spingendo tutti gli altri
popolicchi, disorganizzati, divisi e litigiosi, ad adottare la propria moneta.
Lo avesse capito Hitler!
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