Sarà un caso che, da quando
Berlusconi ha stretto un patto per le riforme con Renzi, tutti i suoi processi
si squagliano come neve al sole e anche le poche condanne sono leggere come
piume?
Una volta i suoi sostenitori
parlavano di “giustizia a orologeria” o di “uso politico della giustizia” per
quei processi che, secondo loro, venivano imbastiti per ostacolare il loro leader.
Ma ora è logico domandarsi: che si tratti ancora di
giustizia a orologeria, ma con le lancette dell’orologio che stavolta vanno in
senso opposto?
Certo è che i giudici
sono bravissimi a fiutare da che parte tira il vento.
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