martedì 8 maggio 2018

Il teatrino della politica


L’Italia ha un problema – gli italioti, un popolo facile a illudersi. I poveretti sono stati presi dall’idea di cambiare, e questo va bene. Ma si sono affidati a due partiti inaffidabili: la Lega, che in realtà è ormai il partito più vecchio, e il Movimento Cinque Stelle, che è sì nuovo ma completamente incapace di organizzare alcunché. Dissolta l’illusione che fra i due potesse stringersi un accordo per governare, potremmo ritrovarci in piena estate a ripetere la votazione, con la stessa legge elettorale e con la stessa inconcludenza.
Non c’è verso che brilli un po’ di buon senso e di intelligenza. Tutti si aspettano di raggiungere la maggioranza assoluta dei voti. E così illudono i poveri italioti, sempre pronti a farsi infinocchiare.
L’idea di dover assistere ad altri due mesi di campagna elettorale, con la paralisi di tutto e ascoltando le stesse fesserie e promesse, è sconfortante. E l’idea di votare a luglio, con la gente in vacanza, è semplicemente stupida.
Sembrerebbe di assistere ad una farsa di Ridolini o alla solita e antica commedia dell’arte, con i politici che assumono le maschere di Pulcinella e di Arlecchino. Ma purtroppo è la realtà in cui viviamo incredibilmente da mesi. Il paese naviga tra fumisterie e prese in giro.
Qui abbiamo la prova che la decadenza dell’Italia è dovuta non ad agenti provocatori o a congiure internazionali, ma al nostro stesso deficit di senso pratico.

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