mercoledì 11 giugno 2014

La via del divino

Sappiamo che l’italiota ha una mente rivolta all’esteriorità e che non vuole saperne nulla di introspezione e di auto-coscienza. Eccelle nelle arti visive, nel melodramma o nella moda. Ma dentro di sé non vorrebbe mai entrare.
Condizionato da duemila anni di cattolicesimo, crede perfino che Dio viva lassù, nell’alto dei cieli, e che ci abbia mandato un figlio, ovviamente in carne ed ossa. E non andrebbe mai a cercarlo nella propria interiorità.

Peccato, che non ci sia altro passaggio per raggiungere il divino.

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