martedì 24 giugno 2014

La crisi italiana

Come avevo previsto, la squadra italiana di calcio è stata eliminata dai mondiali. Il fatto è che esiste un rapporto preciso tra il carattere delle squadre nazionali sportive e lo spirito di un popolo in un determinato momento. E, siccome l’Italia ha smarrito se stessa, anche la nazionale di calcio è naufragata.
Assenza di un gioco, disorganizzazione, paura del confronto, perdita di identità, mancanza di strategie, stanchezza generale, abulia, improvvisazione, divisioni interne… non sono questi i difetti della nostra intera struttura sociale?
Non si tratta soltanto delle squadre di calcio, che peraltro sono state tutte eliminate dalle gare internazionali a livello di club, ma anche della nostra economia e della nostra politica. La crisi italiana, la più grave mai attraversata, è una crisi morale e spirituale.
Ci mancano le idee, le prospettive, la classe dirigente e l’integrità. La crisi italiana non ha niente a che fare con la crisi economica che colpisce anche le altre nazioni. È qualcosa di più profondo. È una crisi di disgregazione.
Caratteristica dell’Italia è vivere sempre sul crinale tra euforia e abbattimento, tra speranza miracolistica e sconforto depressivo, tra vittoria e disfacimento. Da noi non esiste un tono normale, siamo melodrammatici. Dalle stalle alle stelle, e dalle stelle alle stalle.

Oggi avremmo perso anche giocando contro la squadra della parrocchia. 

Nessun commento:

Posta un commento