mercoledì 28 agosto 2019

Velleità di governo


Non si capisce davvero tutto questo desiderio di allearsi con un partito di incapaci velleitari: i Cinquestelle, in via di dissoluzione. Da quando erano alleati con la Lega, la loro natura non è certo cambiata. Sono incompetenti, non hanno una visione del futuro, hanno idee confuse, bloccano ogni grande opera e sono anche presuntuosi. Non abbiamo ancora sentito da Di Maio un’autocritica dopo aver perso milioni di voti alle ultime elezioni europee.
La verità è che hanno già tradito ogni loro principio di onestà e di coerenza alleandosi con Salvini. In più si sono dimostrati incapaci di amministrare seriamente. Per loro, destra e sinistra vanno ugualmente bene – l’importante è stare al potere, facendo danni.
Perché dunque il Pd ha tanta voglia di allearsi con loro? Quando i Cinquestelle saranno travolti alle prossime elezioni, saranno travolti anche i partiti che avranno governato con loro.
L’unica vera motivazione, lo sappiamo, è non portare subito alle elezioni una Lega che ama tanto la Russia e Putin. Ecco perché Trump ha appoggiato Conte. Ma Trump non capisce nulla della politica italiana. A lui basta che l’Italia resti nell’orbita americana e non entri in quella russa.
Il mistero resta il Pd di Zingaretti. Che cosa pensa di guadagnarci? Un governo con i Cinquestelle durerà pochi mesi e dovrà affrontare enormi problemi di finanza pubblica, provocati dal precedente governo, che ha fatto riforme in deficit, senza averne i soldi.
In più Salvini avrà gioco facile a sobillare gli italioti con l’idea che è stato impedito loro di andare alle urne.
Dunque, l’operazione del Pd è suicida. Come intitola Michele Serra la sua ultima “Amaca”, abbiamo a che fare con “grullini e pidioti”.

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