Questa è la politica italiana. Da una
crisi all’altra, una lotta continua tra partiti e all’interno dei partiti non
per risolvere i problemi degli italiani – come dicono tutti – me per fare gli
interessi dei politici.
Chi si ricorda l’origine di questo
governo? Doveva essere il governo del cambiamento, doveva risolvere il problema
della povertà, doveva abbassare le tasse…
Ma ora chi se ne ricorda? Ritorna il modo
tristemente abituale di lottare tutti contro tutti per tenersi i propri seggi e
i propri privilegi.
Finora Salvini si è avvantaggiato dell’inettitudine
dei Cinquestelle, facendo credere che lui avrebbe “fatto” veramente le riforme
e le grandi opere, avrebbe mandato avanti il paese e combattuto l’immigrazione
clandestina. Ma poi è venuto fuori che trafficava con la Russia per avere
tangenti ad uso personale o partitico (com’è nella tradizione leghista). E ora
tutto si è fermato e ognuno lotta per la propria fazione.
Salvini ha sbagliato i tempi della crisi
e si è infilato in un vicolo cieco che costerà tanto ai cittadini.
Sono secoli che gli italioti vanno
avanti così. Un paese sempre diviso. E i risultati si vedono. Il tempo e le
energie vengono esauriti non per risolvere i problemi degli elettori, ma per improduttive (anzi dannose) lotte politiche.
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