Di Maio si è montato la testa e crede di
essere insostituibile. Il poveretto vorrebbe essere qualcuno, ma non lo è. Non
ha fatto che subire sconfitte, dalle amministrative alle europee, e ha
dimezzato i voti del suo partito. Ma non ha mai fatto un’opera di autocritica.
Ancora adesso fa le bizze come un
bambino per riavere un ruolo importante nel nuovo governo e ostacola il lavoro
degli altri. Nessuno ha il coraggio di dirgli che è meglio che se ne stia a
casa.
Lo so che non sa far niente, che non ha
un lavoro. Ma potrebbe chiedere il reddito di cittadinanza.
È un po’ come Renzi. Gente che non sa accettare le proprie sconfitte, la propria mediocrità.
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