Di fronte alla crisi economica, alla
globalizzazione e al malessere dei poveri del mondo, la risposta politica in
varie parti del mondo sembra essere la separazione e l’isolamento dagli altri.
Anziché cercare di proporre una via d’uscita basata sull’unione delle forze,
ognuno vuole procedere da solo.
Questo succede in Europa e ora anche
in America.
È una visione miope che non può
risolvere il problema. Inoltre, ci si affida all’uomo forte e ricco, sperando
che si occupi dei poveri. Un errore che in Italia abbiamo già compiuto, con
risultati disastrosi.
Il ricco non può risolverei problemi
dei poveri perché è proprio lui, con l’accumulo delle sue ricchezze, che ha
creato tanti problemi ai poveri. Per esempio, non pagando o eludendo le tasse.
Per esempio, facendosi fare delle leggi su misura. Per esempio, negando le cure ai poveri.
Inoltre il successo di Trump ci dice
anche che in America hanno potuto sopportare un presidente negro, ma non una
donna.
Il luglio scorso, il regista
americano Michael Moore aveva predetto che avrebbe vinto Trump dichiarando: “Questo miserabile, ignorante, pericoloso
pagliaccio part-time, e sociopatico a tempo pieno, sarà il nostro prossimo
presidente.”
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