Un tempo questo era il paese dove risuonava il “sì”.
Ora è il paese dove risuona il “no”.
Nella nostra politica vince solo chi promette
di sfasciare tutto – come se dal disfacimento nascesse per incanto un nuovo
ordine salvifico.
Miti, illusioni, irrazionalità… di un popolo
immaturo.
Invece di cambiare a poco a poco,
pragmaticamente, si vuole rovesciare il tavolo. Invece di ridurre il
bicameralismo perfetto, si vota no. Invece di ridurre parlamentari e stipendi,
si dice no. Invece di riportare l’unità razionale, si dice no.
Ma chi dice no, non avrà nulla e manterrà tutto
così com’è… salvo continuare a lamentarsi che tutto va male.
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