martedì 1 gennaio 2013

Lo squilibrio di fondo

In Francia la Corte costituzionale boccia una legge di Hollande che avrebbe voluto applicare un prelievo straordinario del 75% ai super-ricchi, quelli che hanno un reddito superiore al milione di euro. La motivazione: viola l'uguaglianza! Come se alla base di ogni disuguaglianza non ci fosse proprio il fatto che poche persone hanno patrimoni paragonabili a quelli degli Stati. È vero che la motivazione della Corte costituzionale francese pare sia fondata (in quanto in Francia le tasse devono essere applicate alla famiglia e non al singolo), ma resta un problema di fondo delle società capitaliste: questo squilibrio pazzesco fra pochi che hanno patrimoni da re e molti che vivono al livello minimo di sussistenza. Infatti, se uno di questi super-ricchi volesse scendere in politica, e magari possedesse anche televisioni e giornali, avrebbe un potere di cui nessun suo concorrente potrebbe disporre; e avrebbe la capacità di influenzare le coscienze di tanti sprovveduti e potrebbe corrompere parlamentari e giudici, facendosi leggi su misura. Se poi fosse anche un maniaco sessuale, avrebbe la capacità di corrompere donne e minorenni di ogni tipo. Insomma, il pericolo, per le nostre democrazie, viene proprio da questi squilibri economici. E tutti i governi farebbero benissimo ad adottare tassazioni straordinarie per individui del genere.

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