sabato 10 maggio 2014

Un'esposizione di vergogne


Tra bandi truccati e manager arrestati, siamo sicuri che con Expo mostreremo al mondo le nostre meraviglie alimentari? Per ora, mostriamo, oltre che la nostra solita disorganizzazione, la nostra corruzione, un’invincibile attrazione per tangenti e mazzette, uno spregio continuo del bene comune, un intreccio vergognoso tra politica, delinquenza e religione. È inutile dare la colpa delle nostre difficoltà alla Merkel e all’Europa. La colpa è tutta nostra – di un popolo che, pur essendo la sede di una religione mondiale, non ha senso etico.
Il Segretario di Stato vaticano Pietro Parolin, interpellato dai giornalisti a margine di un appuntamento al Salone del Libro di Torino, ha detto: «La corruzione fa parte del male del mondo, c’è sempre il pericolo che risorga». 

        D’accordo, ma perché l’Italia, centro di una religione mondiale, è più corrotta degli altri popoli europei? 
       Signori preti, fossi in voi farei un esamino di coscienza.

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