I seguaci di Berlusconi dicono che non si fidano di una magistratura che
può essere politicizzata. Ma pochi hanno letto gli atti dei processi che hanno
condannato il loro capo.
Preoccupa questo atteggiamento fideistico. Pare che molti italioti
preferiscano le opinioni ai fatti. Che si tratti di un altro effetto deleterio
della cultura cattolica, dove si deve credere senza prove a tante favole?
Ma forse si crede ciecamente
al proprio punto di vista per non ammettere di essersi fidati di un
imbroglione, insomma di essere stati degli ingenui.
O, più probabilmente, dato che – come dice qualcuno – gli elettori
di Berlusconi sono soprattutto gli evasori fiscali, il fatto che il loro leader sia
stato condannato per frode fiscale, non è un demerito – ma una garanzia.
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