venerdì 28 febbraio 2014

Carpe diem!

La crisi del Comune di Roma, dove si sono accumulati negli anni, miliardi di deficit nasconde un atteggiamento tipico dell'italiota: io vivo adesso, e del futuro non me ne frega niente. Oggi spendo, e domani qualcun altro ripianerà i debiti.
Questo comportamento, che si è ripetuto un po' dappertutto, ha portato l'Italia al collasso economico e finanziario. I nostri governi non hanno mai pensato al futuro. Si sono indebitati per ragioni elettorali, di breve respiro. E si sono rivelati irresponsabili.
Ma la politica del "carpe diem" appartiene alla psicologia italica.
Se abbiamo accumulato duemila miliardi di debiti, la colpa è di tutti. Ed ora è inutile prendersela solo con l'Europa. I primi responsabili siamo noi.

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