giovedì 18 luglio 2013

L'Italietta

Dopo che la nostra diplomazia ha fatto l'ennesima brutta figura, ritorna fuori l'Italietta: quella specie di paese da operetta dove tutti improvvisano, dove non esiste una strategia comune, dove la politica si interessa degli interessi personali di qualcuno ma non di tutti, dove il popolo non conta niente perché non ha una coscienza civile né la consapevolezza dei propri diritti, e dove comandano tutti e quindi non comanda nessuno. Un popolo piccolo piccolo, ignorante, bigotto e una classe dirigente irresponsabile e incapace di governare. Questa è l'Italietta in ritardo su tutto, provinciale, dominata dalle grandi potenze e anche da quelle più piccole - ma unite. Noi non siamo uniti, noi siamo un'insalata russa di popoli messi insieme alla rinfusa, che si combattono sempre a vicenda, lasciando che gli altri Stati unitari e governati da gente seria facciano da noi il bello e il cattivo tempo.
Tutti notano che, mentre gli altri popoli colpiti dalla crisi si mobilitano e protestano, da noi, dove la crisi è più profonda, il popolo tace inerte e si limita a votare per altri avventurieri della politica. Gli italiani sono sottomessi per storica vocazione; e, dopo i moti risorgimentali (che qualcuno al sud critica ancora), non si è mai più vista una protesta collettiva e civile. L'italiota mugugna, ma non morde. Cerca di risolvere i propri problemi individualmente, "arrangiandosi", e quindi non si esprime mai un'opinione pubblica capace di imporsi su governanti ladri, servizi segreti impiccioni, preti maneggioni e una burocrazia di intrallazzatori che complicano tutto per comandare nella confusione. Siamo ancora l'Italietta dei "Promessi Sposi" con gli eserciti stranieri che ci camminano sulla testa, con una peste che distrugge il tessuto sociale, con un popolino ignorante, con gli eterni Don Rodrigo che vogliono possedere fanciulle più o meno vergini, con una Chiesa che è sempre alleata con i potenti e con una classe dirigente che pensa soltanto ad arricchirsi alle spalle di questa plebe di sudditi.

Nessun commento:

Posta un commento