giovedì 7 marzo 2013

L'Italia nel caos



L'Italia è nel caos? Che c'è di strano? È la norma. Quando mai la nostra vita politica non è nel caos? Anche quando qualche partito ha la maggioranza assoluta, tutto è nel caos. Perché le teste degli italioti sono quello che sono: sempre confuse.
Non riusciamo a formare un governo? Ma vi ricordate un governo degno di questo nome? Cioè un governo che si occupasse, oltre che degli interessi dei governanti, degli interessi dei governati? I governanti si ricordano degli elettori solo quando ci sono da mettere tasse.
Il cervello degli italiani è confuso per definizione. Sanno quello che non vogliono, ma non quello che vogliono. Quando votano, votano contro qualcuno o per fermare gli altri. Così è anche per il movimento Cinque Stelle, che ricorda un po' la pubblicità del salame Negroni.
Gli italiani hanno un animo uterino. Passano da un estremo all'altro. Recitano sempre qualche parte. Non sanno cosa sia il bene comune. Odiano i politici, ma non si ricordano che li hanno votati loro stessi. Ad ogni elezione cercano il nuovo "Uomo della Provvidenza". Prima era Berlusconi, poi è stato Bossi, adesso è Grillo.
Tutti dovevano fare grandi cambiamenti. Ma si sono limitati a farsi gli affari loro, a sistemarsi.
Perché i grillini dovrebbero essere diversi? Perché sono più giovani? Ma i giovani a che scuola sono andati? A quella dei loro padri. E, come sappiamo, il frutto non può cadere lontano dall'albero.
La cultura italica è mediocre ed insegna, oltre a una grande retorica, ad occuparsi sempre del proprio interesse. Non è una cultura universalistica, è una cultura del particolare, del "familismo amorale", della piccola camorra.
L'unica buona cosa che farà il movimento Cinque Stelle è dare posti di lavoro a qualche decina di giovani, che non si sarebbero mai sognati uno stipendio del genere. Adesso si sono sistemati per un po', e quindi non hanno interesse a risolvere alcun problema: non hanno fretta. Mentre loro fanno gli sdegnosi, tutti gli altri possono crepare. E infatti, nel frattempo, migliaia di italiani perdono il posto di lavoro. Ma che importanza ha? Ci sono grandi ideali da realizzare!
Tutti parlano di assumersi la responsabilità di governare per salvare il paese, ma poi, da buoni italioti, si perdono in fumosi discorsi, in progetti utopistici e nella tattica dell'uno contro tutti. Anche le ultime generazioni hanno imparato dalle vecchie: l'etica della responsabilità non sanno nemmeno dove stia di casa.

1 commento:

  1. Salme
    Bersani dovrebbe smetterla di cercare inutilmente di convincere gli eletti del M5S a collaborare, a cercare una soluzione che permetta al paese di uscire da questa situazione di stallo.
    Perché mai i grillini dovrebbero rinunciare alla comodissima posizione in cui si trovano? Fare i Robespierre senza rischiare la ghigliottina, i Savonarola senza rischiare il rogo: essere puri e immacolati senza sforzo e per di più gratificati da un ottimo stipendio. Si godono la pacchia finché dura.
    Poi dovranno anche loro scendere su questa terra: rimboccarsi le maniche, impegnarsi, accettare compromessi e compensi più modesti.
    E l'Italia avrà un governo del presidente, il nuovo che avanza e potrà ringraziare tutti, nessuno escluso, i Cinque Stelle come gli altri, esattamente come gli altri. Che nessuno si creda migliore.
    Quindi Grillo ci risparmi i suoi proclami urlati e gli insulti: in parlamento vedo parecchie "salme", fra le altre ce ne sono almeno 160.
    Vic

    RispondiElimina