sabato 8 settembre 2018

Salvini, l'eversore


Non mi meraviglia l’atteggiamento di Salvini che, essendo stato eletto, si ritiene superiore alla legge. È l’atteggiamento fascista tipico della Lega, che non a caso ha assorbito elementi di estrema destra, come Casa Pound.
Non ci dimentichiamo che è lo stesso atteggiamento di Bossi, che minacciava secessioni  e si impossessava dei milioni dei rimborsi elettorali non dovuti, che investiva in diamanti in Tanzania, che cercava di mettere le mani sulle banche, che voleva farci accettare il figlio (il “Trota”), subito intervistato da ossequienti reti televisive e pronto a comprare titoli di laurea in Albania.
Non mi meraviglia neanche che Salvini voglia impedire alla grande distribuzione di tenere aperto le domeniche e i giorni festivi. È l’atteggiamento clerico-fascista che vede nella Chiesa una sponda naturale al proprio autoritarismo.
In Italia, chiunque voglia imporre un regime autoritario, cerca subito il consenso del Vaticano, che è prontissimo a darglielo, così come fece durante il fascismo storico. In più, adesso abbiamo un Papa che si trova a disagio nelle democrazie, essendo stato abituato a trattare con i dittatori sudamericani. Ed ecco le domeniche di chiusura. Perché? Perché si fa un favore alla Chiesa che s’illude che gli italioti, non potendo andare nei centri commerciali, affollino le chiese.
La Chiesa piuttosto dovrebbe rifondere i danni che ha provocato venendo in aiuto a Salvini nel caso dei migranti della nave Diciotti, lasciati poi fuggire liberamente.


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