domenica 9 settembre 2018

I nuovi reazionari


Mentre tutto il mondo moderno lascia aperti i negozi giorno e notte, festivi e non festivi, da noi torna la nostalgia delle domeniche deserte, con le famigliole amorevolmente riunite intorno alla tavola, dopo essere andate alla santa messa. Una nostalgia del tempo che fu.
C’è nei Cinquestelle una vena reazionaria, provinciale e passatista, che porterà l’Italia a uscire dai circuiti della modernita e del progresso. La chiusura dei centri commerciali è una misura autoritaria che non serve a difendere il piccolo negoziante, ma farà perdere posti di lavoro e vendite ai grandi supermercati, che già sono in crisi. Visto che l’apertura era facoltativa, non dava fastidio a nessuno e permetteva a chi voleva tener aperto di guadagnare anche nei giorni festivi. Quanto ai lavoratori, nessuno gli impediva di prendersi un altro giorno di riposo.
Mentre l’istinto della destra è quello di imporre a tutti leggi coercitive, quello dei Cinquestelle è anche ritornare al passato, stimolando il conformismo generale. Perché tutti devono far festa nello stesso giorno? Perché lo vuole il Papa?
Ma la vera ideologia del Movimento è quello di fermare tutto: il Tap, la Tav e le grandi opere. Se ne accorgeranno i genovesi con il ponte crollato. Se sperano di rivederlo presto ricostruito, vedranno quanti bastoni fra le ruote metteranno i Cinquestelle.

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