Ci
sono momenti di snodo nella vita degli individui e della società. Quando il
sessanta per cento ha respinto il referendum costituzionale, ha compiuto una
svolta. Ha scelto una strada anziché un’altra. Ma ha scelto la debolezza.
Il
referendum proponeva un rafforzamento dell’esecutivo, l’abolizione del Senato,
la riduzione dei parlamentari, tutte cose di cui c’è una grande necessità. Ma
gli italiani hanno detto di no.
Non
hanno pensato a cosa poteva succedere. Hanno votato, da veri conservatori,
contro ogni novità. E ora si ritrovano impantanati in una debolezza
istituzionale senza alcuna prospettiva. Quando andremo alle elezioni, non verrà
fuori un governo forte, ma un pasticcio all’italiana. E questo avrà un impatto negativo
nella nostra presenza in Europa e in campo economico.
Continuiamo
a farci del male.
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