lunedì 5 agosto 2013

Un grande guitto

Il vecchio guitto ha organizzato il suo solito spettacolino. Con i soldi che si ritrova (anche grazie all'evasione fiscale), ha reclutato qualche migliaia di disoccupati e di pensionati, li ha caricati su pullman e li ha trasportati a sue spese fino a Roma, davanti a casa sua. A tutti i partecipanti erano stati distribuiti kit con bandierine, cartelli, insegne, trombette, fischietti, distintivi, slogan, manifestini e un programma completo di quello che dovevano fare. Tutto secondo copione. Quindi ha tenuto il discorso, in cui ha ribadito di essere una vittima del sistema giudiziario. Ed è riuscito, da consumato attore, a farsi sfuggire anche qualche lacrima.
Alla fine si è sentito legittimato a non mollare.
Qui è sublime: arriva perfino a convincere se stesso. Recita talmente bene che non distingue più tra personaggio e uomo vero.
Ma anche i vecchi guitti sanno che c'è un momento in cui è meglio abbandonare le tavole del palcoscenico.

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