mercoledì 21 agosto 2013

Il potere della televisione

In qualunque paese democratico sarebbe inammissibile che il proprietario di tre televisioni, conquistate attraverso i favori politici, nonché di innumerevoli giornali, si candidi alla vita politica. Rispetto ai suoi avversari, c'è una sproporzione di forze che diventa più evidente quando queste stesse televisioni e questi giornali vengono mobilitati per la campagna politica. Eppure sappiamo tutti che la maggioranza degli italiani si forma un'opinione politica in base alle televisioni.
Come mai in Italia si permettono simili anomalie e non si è fatta una seria legge sul conflitto d'interessi? Forse perché negli ultimi vent'anni ha governato il detentore di tre televisioni? Forse perché gli italiani sono stati abituati dalla cultura cattolica a credere che i loro problemi potessero essere risolti affidandosi all' "uomo della Provvidenza". Lo hanno fatto con Mussolini e adesso lo fanno con Berlusconi. E non si accorgono che ogni volta vengono ingannati da questi sedicenti salvatori, che portano il paese al collasso.

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