mercoledì 9 novembre 2011

Il fallimento dell'Italia di Berlusconi

Come molte persone di buon senso avevano capito, il governo di Berlusconi è alla fine. E purtroppo anche l'Italia è ormai fallita. Non poteva che finire così... sono anni che lo ripetiamo. Il problema del debito pubblico non è certo colpa di Berlusconi, ma lui non ha fatto nulla per diminuirlo e ha fatto di tutto per rendere ridicola e inaffidabile l'Italia. Tra le sue ultime dichiarazioni c'è quella per cui si sente "più potente" da privato cittadino che al governo - e questo ci conferma che l'uomo ha certamente problemi di insicurezza, che ha sempre cercato di mascherare utilizzando maree di donne (a pagamento) e le sue cariche istituzionali. Ha bisogno di continue conferme. Lui ragiona sempre in termini di potenza, perché il suo gonfio ego gli impedisce di prendere contatto con la realtà di tutti... e quindi anche con la sconfitta. Vive di sogni e ha fatto vivere l'Italia in una specie di permanente spettacolo televisivo... dove tutto è posticcio. Ora irrompe la realtà, con le sue durezze. E anche gli italiani incominciano a svegliarsi. Ma quanto hanno dormito! Niente di ciò che è successo era imprevedibile: sono anni che questo esito fallimentare era in arrivo. Nessun individuo, nessuna famiglia può vivere a lungo con un debito pari al 120 per cento delle entrate. Non ci vogliono grandi economisti per capirlo - bastava anche la massaia che fa la spesa al mercato. Il vero problema allora è un altro: è questo sonno degli italiani, la loro imprevidenza, la loro volontà di dormire affidando a qualcun altro il compito di prendere le decisioni. Questo è grave, questo è il difetto del nostro popolo. Invece di prendere su di sé la responsabilità della crescita, la demandano agli uomini della Provvidenza. Che purtroppo qualche volta sono uomini della rovina. Ed eccoci qui. Speriamo che il risveglio non sia troppo duro. Speriamo che la lezione serva a tutti per sviluppare più consapevolezza.

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