Tutto questo era chiaro a molti italiani. Ma non a tutti. Metà dell'elettorato invece lo adorava, si riconosceva in lui e soprattutto era disposto ad accettare ogni imbroglio. E' questo che preoccupa. Quanti milioni di italioti siano facilmente abbindolabili dal primo venditore di fumo che passa loro davanti promettendo mari e monti. Quanti milioni di illusi possano seguire un lestofante abile a incantarli con il suo piffero magico.
Il problema non è Berlusconi. Il problema sono gli italioti che lo hanno eletto. Che cosa può esserci nella loro testa? Da chi potrebbero ancora farsi infinocchiare?
Putroppo milioni di italiani, abituati in questo dalla sottocultura cattolica, credono ancora al salvatore della Patria, all'uomo che con la bacchetta magica è in grado di risolvere ogni problema. Non hanno ancora capito che ognuno deve rimboccarsi le maniche e fare da sé, non affidarsi ciecamente all'uomo della Provvidenza.
Per avere una vera democrazia, non basta neppure votare una volta ogni cinque anni. Ci vuole un controllo continuo di ciò che fanno e decidono i politici.
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