sabato 13 agosto 2011

Da una crisi all'altra

"Il mio cuore gronda sangue..." dice Berlusconi. "Questa crisi non era prevedibile" aggiunge Tremonti. Ma come mai molti, e noi fra questi, l'avevano prevista? Dov'è finito l'ottimismo del governo? Che fine ha fatto la litania ripetuta per anni secondo cui "noi ce la cavavamo meglio degli altri?" La verità è che questa crisi era prevedebilissima, così com'è prevedibile che non si fermerà qui. Sono da anni che le persone più intelligenti avvertono che Berlusconi, Tremonti e Bossi non sono all'altezza di governare seriamente il paese. Sono dei furbetti che, approfittando della dabbenaggine degli elettori, hanno fatto i loro comodi rimandando le manovre peggiori ai futuri governi, e adesso si sono dati la zappa sui piedi. L'unica vera manovra risolutiva è che questa gente se ne vada. Il ventennio fascista è finito con l'Italia in macerie, e il ventennio berlusconiano finirà con l'Italia in rovina. Non è difficile da profetizzare. Purtroppo gli italioti non hanno ancora imparato la lezione: vogliono sempre affidarsi all'uomo della provvidenza - che regolarmente li frega. Quando impareranno ad essere persone responsabili e a non delegare a certi gaglioffi? La crisi non è nei fatti; la crisi è nelle persone.

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