La
mentalità superficiale degli italiani è stata formata da duemila anni di
cattolicesimo. Basta entrare in una nostra chiesa per vedere inutili orpelli,
quadri e statue, e tutto si svolge in base a riti e a cerimonie esteriori - il
che dimostra che siamo ancora a livelli di paganesimo. È vero che questa
cultura ha creato mirabili opere d’arte, commissionate da papi e da cardinali
che evidentemente non erano poveri. Ma è anche vero che la nostra religione
invita semplicemente a guardare con gli occhi e non trasmette nessun invito alla
spiritualità, che è poi interiorità e consapevolezza – due facoltà che sono
estranee alla maggioranza della nostra gente.
Guardate
che cosa succede in questo periodo natalizio, che dovrebbe essere la festa per
la nascita di Gesù. È diventato nient’altro che un baccanale commerciale, a
vantaggio di quei “mercanti” che Gesù aveva cacciato irosamente dal Tempio.
Così tutto
da noi è superficialità, dalla politica che è semplice retorica, alla vita
sociale, che è un’esibizione di volgari maschere immutabili.
Benché per
il cattolicesimo gli uomini siano tutti peccatori, non c’è da noi né una vera
contrizione né una vera presa di coscienza. Quando i malfattori vengono presi
con le mani nel sacco, non dimostrano il minimo senso di vergogna.
Per non
doversi arrovellare, molti italiani hanno abolito ogni familiarità con la loro
coscienza. Tanto, male che vada, c’è sempre un prete che ti assolve.
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