Procede a gonfie vele
la politica dei Cinque Stelle per far decrescere l’Italia. Si calcola che il
blocco da giugno delle grandi opere abbia già provocato la perdita di quasi
cinquecentomila posti di lavoro e la crisi delle più importanti società del
settore. Si preferisce buttare soldi in assistenza pubblica (che non produce
nulla se non debiti) piuttosto che dare l’avvio ad opere che creerebbero
centinaia di migliaia di veri posti
di lavoro.
I Cinque Stelle,
ispirati da Grillo (che ha sempre fatto il comico) e da Di Maio (che non ha mai
lavorato in vita sua), sono animati da una vera e propria volontà di
immobilismo. Guai a costruire qualcosa. Guai a produrre qualcosa. Hanno tentato
di bloccare il TAV in Puglia (che ci deve portare gas) e adesso bloccano le
trivelle nel Mar Ionio, come se la scoperta di giacimenti di gas o di petrolio,
fosse una sciagura.
Quanto ci vorrà perché
il paese si fermi del tutto?
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