Salvini canta vittoria perché riesce ogni tanto a
ricollocare qualche immigrato. Ma la verità è che la maggior parte dobbiamo tenercela
noi, a spese nostre. L’uomo sbraita, però combina poco. Ci vorrebbe qualche
piano intelligente. Ma le idee intelligenti latitano. Ci si limita a tenere
qualche giorno in mare gli immigrati, sperando che qualche altro paese si offra
di accoglierli, e poi ce li dobbiamo beccare lo stesso.
Quanto ai Cinquestelle, continuano a sognare grandi riforme
teoriche per dare un lavoro o uno stipendio a tutti. Lodevoli intenzioni. Ma
pare che i loro provvedimenti velleitari faranno intanto diminuire i posti di
lavoro.
Per fortuna che c’è Conte, che, per giustificare la sua
presenza, canta vittoria ad ogni convegno internazionale. Sarà una vittoria
sua. Ma il paese non se n’è accorto. E langue come prima, peggio di prima.
Insomma, il governo del cambiamento per ora non cambia
nulla. E c’è l’impressione che, se cambiasse veramente le cose secondo i suoi programmi, qui crollerebbe
tutto.
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