Dunque,
gli italioti hanno deciso di votare in massa (uno su tre) per il partito degli
incapaci, per il partito di chi non ha né competenza né esperienza governativa.
Per odio verso i vecchi partiti si sono ridotti a votare per un gruppo di
persone che non hanno mai governato, che non hanno idee in testa e che non si
sa che cosa faranno – se e quando mai lo faranno.
In
realtà i Cinquestelle, conoscendo la propria inesperienza, hanno paura di
governare e preferirebbero rimandare la loro vittoria ad altre elezioni. Che
cosa faranno in Europa, nessuno lo sa, neppure loro.
Intanto
gli europei fanno qual che vogliono, tanto da noi non c’è nessuno che comanda.
Per esempio, le navi delle Ong straniere vanno avanti a recuperare immigrati clandestini e ce li portano a casa
nostra. È come se uno facesse beneficenza salvando i barboni in strada e poi
mettendoceli sul nostro pianerottolo. Non il suo, il nostro.
In
Francia si comportano diversamente. Una guida alpina che ha salvato sotto la
neve un’emigrante incinta, adesso rischia cinque anni di carcere,
In
compenso tanti italiani hanno una passione sviscerata per Putin, sì l’uomo che
manda i suoi killer a uccidere gli avversari non solo in Russia, ma in tutta
Europa. Che cosa ci sia da ammirare, non lo so. Forse l’italiota, di fronte
alla confusione politica e alla latitanza dell’America, sogna un nuovo
Mussolini che metta a posto le cose.
Tempi
bui si stanno avvicinando per questo sciagurato paese che si sta scavando la
fossa con le sue mani.
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