martedì 20 marzo 2018

Il partito degli incapaci



Dunque, gli italioti hanno deciso di votare in massa (uno su tre) per il partito degli incapaci, per il partito di chi non ha né competenza né esperienza governativa. Per odio verso i vecchi partiti si sono ridotti a votare per un gruppo di persone che non hanno mai governato, che non hanno idee in testa e che non si sa che cosa faranno – se e quando mai lo faranno.
In realtà i Cinquestelle, conoscendo la propria inesperienza, hanno paura di governare e preferirebbero rimandare la loro vittoria ad altre elezioni. Che cosa faranno in Europa, nessuno lo sa, neppure loro.
Intanto gli europei fanno qual che vogliono, tanto da noi non c’è nessuno che comanda. Per esempio, le navi delle Ong straniere vanno avanti a recuperare  immigrati clandestini e ce li portano a casa nostra. È come se uno facesse beneficenza salvando i barboni in strada e poi mettendoceli sul nostro pianerottolo. Non il suo, il nostro.
In Francia si comportano diversamente. Una guida alpina che ha salvato sotto la neve un’emigrante incinta, adesso rischia cinque anni di carcere,
In compenso tanti italiani hanno una passione sviscerata per Putin, sì l’uomo che manda i suoi killer a uccidere gli avversari non solo in Russia, ma in tutta Europa. Che cosa ci sia da ammirare, non lo so. Forse l’italiota, di fronte alla confusione politica e alla latitanza dell’America, sogna un nuovo Mussolini che metta a posto le cose.
Tempi bui si stanno avvicinando per questo sciagurato paese che si sta scavando la fossa con le sue mani.

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