L’intervista
che Maurizio Costanzo ha dato a Berlusconi è di quelle che non avremmo mai
voluto vedere. Non un’intervista, ma una celebrazione. La famiglia al completo,
la madre pietosa e coraggiosa, i figli, gli amici, i canti, le opere di bene…
Non una critica, non un contraddittorio.
Non una
parola sul fatto che Berlusconi lasciò l’Italia in stato comatoso.
Questo non
è giornalismo, è pubblicità.
Certo, non
si può dire di no al padrone. Ma un po’ di dignità e del senso del ridicolo non
guasterebbero.
Qualcuno sostiene
che l’eterno ritorno di Berlusconi sia in realtà l’eterno inganno. Certo, ma l’eterno
inganno non sarebbe possibile senza gli eterni beoti, gli italioti che sono
pronti ad abboccare come ghiozzi.
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