La sindaca Raggi, dopo aver passato un
anno a non fare niente a Roma, si dà come voto sette e mezzo. Il voto
dovrebbero darlo i cittadini che, infatti, se potessero, oggi non la
voterebbero più.
Non si sa se la poveretta sia più ingenua
o più presuntuosa.
Certo non tiene conto che non è stata
eletta per le sue competenze e capacità, ma solo come candidata di un movimento
che, dopo il naufragio dei partiti di destra e di sinistra, avrebbe fatto
eleggere chiunque, anche la portinaia dello stabile di Grillo.
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