mercoledì 15 giugno 2011

Lo studio del carattere

A quanto pare, gli italiani incominciano a svegliarsi e a rendersi conto che somo stati ingannati dai loro eletti. "The man who screwed an entire country" ("L'uomo che ha fottuto un intero paese") scrive l'Economist sulla sua copertina dedicata a Berlusconi. Certo, ci sono voluti 17 anni prima che i suoi elettori se ne accorgessero, mentre fin dall'inizio era chiaro che l'uomo non aveva la statura di uno statista e si preoccupava soprattutto degli affari suoi. Berlusconi non ha dunque ingannato un intero paese, ma buona parte di esso, quegli elettori che credono ancora all' "uomo della provvidenza", al salvatore unico della patria.
Il successo del referendum ci dice che almeno il 57% degli elettori ha capito non solo che Berlusconi non è all'altezza di guidare questo paese, ma anche che bisogna mobilitarsi di persona per salvare l'Italia dal disastro economico in cui l'ha fatta precipitare il malgoverno.
Molte persone giungono alla consapevolezza delle situazioni solo dopo aver sbattuto ripetutamente la faccia contro un muro, facendosi del male e facendo del male al paese. Ma non per tutti è così. Un uomo logorroico e pieno di sé è indatto ad essere un leader. Perché bastano queste due caratteristiche - la logorrea da commesso viaggiatore che vuole appiopparti una fregatura e l'idolatria del proprio ego - a fare di un individuo un piccolo uomo.

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