Il Movimento Cinquestelle continua a far danni. Non contento di
aver fatto fallire il precedente governo con la Lega, ora fa di tutto per far
fallire anche questo con il Pd. Il problema è sempre quello: hanno un’ideologia
confusamente ecologista, ispirata da Grillo il visionario, che, attuata con
fanatismo e presunzione, provoca grandi danni non solo alla politica ma anche
alla società italiana. Non ci siamo dimenticati la loro irrazionale opposizione
alle grandi opere pubbliche e alla Tav. Non ci siamo dimenticati la loro
cocciuta e deleteria opposizione alla costruzione dei termovalorizzatori, che
provoca l’impossibilità di gestire la spazzatura (come risulta evidente a
Roma).
Ma non hanno finito di applicare le loro idee astratte alla nostra
economia. Il governo, dopo aver evitato l’aumento dell’Iva, sta per applicare
una tassa sulla plastica che provocherebbe un aumento dei prezzi delle merci e
una crisi delle industrie che le fabbricano. Non che l’idea di limitare le
confezioni di plastica sia sbagliata. Ma va applicata gradualmente lasciando ai
produttori il tempo di riformare i loro processi produttivi. Per esempio, un
detersivo che oggi si vende liquido in un contenitore di plastica, potrebbe
essere prodotto in polvere, e così via. Ma ci vuole tempo.
Non ci siamo dimenticati nemmeno l’incompetenza e il dilettantismo
di Toninelli, che aveva bloccato tante opere. Ora abbiamo il duo Di
Maio-Patanuelli che stanno creando sfracelli nel campo delle crisi aziendali:
vedi Ilva, Alitalia, ecc.
Insomma, cambiano gli alleati, ma i Cinquestelle sono sempre lì a
far danni.
Quando gli elettori si libereranno di questo partito, sarà sempre
troppo tardi.
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