L’attuale politica italiana per l’immigrazione
incontrollata, consistente nel disseminare i profughi in tutto il paese, assomiglia
al comportamento di chi cerca di nascondere la spazzatura sotto il tappeto.
Prima o poi, quando la spazzatura è troppa, salta fuori dal tappeto.
Basta dare un’occhiata alle nostre
città dove i parchi e i giardinetti pubblici sono pieni di profughi che
mangiano, bevono e dormono sulle panchine.
Stiamo accumulando incoscientemente
immigrati, proprio come in precedenza abbiamo accumulato, altrettanto
incoscientemente, il debito pubblico.
Oggi il debito pubblico ci schiaccia e
ci impedisce di uscire dalla crisi. Fra un po’ anche queste masse incontrollate
ci faranno colare a picco, grazie anche alle Ong private che vanno a prenderli come
taxi e al Papa che predica di accoglierli tutti.
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