Gli italioti, sempre pronti
a credere nelle scorciatoie facili, s’illudono che basti una legge per
risolvere il problema della corruzione. Ma, come ci ricordano gli storici e i
sociologi, il familismo, il clientelismo e la mentalità mafiosa – favoriti da una
cultura cattolica che non rispetta lo Stato e non responsabilizza i credenti -
non sono nati ieri: hanno almeno qualche secolo.
Anche se noi italiani non
amiamo la verità, diciamo le cose come stanno: la guerra contro le corruzioni e
le mafie l’abbiamo perduta. Ed è stata perduta perché non abbiamo avuto la
volontà di vincerla.
Evidentemente, il torbido,
il malaffare e la zona grigia fra legalità e illegalità ci piacciono. È un’acqua
sporca dove molti navigano benissimo.
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