venerdì 29 novembre 2013

Un modello di corruzione

Purtroppo Berlusconi è solo la punta dell'iceberg... di una certa "cultura" italica secondo cui i soldi pubblici siano a disposizione dei politici che li amministrano. E che chi ha un potere politico può fare quello che vuole, al punto di non rispondere alla magistratura. O che basti essere eletto da un certo numero di cittadini per aver diritto all'impunità. O che basti conoscere o di essere qualcuno di importante per farla franca.
Da queste idee nascono in tanti "berlusconini" che fanno man bassa del denaro pubblico a livello regionale, comunale e provinciale. E tante "berlusconine", anche minorenni, che si vendono all'uomo ricco e potente.
La cosa più grave è che gli italioti si sono come rassegnati a questo andazzo e si adeguano. Perfino i giovani con Ferrari e babbo ricco cercano di lucrare con l'imbroglio gli aiuti economici per studenti poveri. Certo hanno seguito i modelli che venivano dall'alto.
Ma a chi spetta il compito di educare i giovani? Perché, per esempio, la Chiesa, invece di parlar tanto di elemosina e di carità, non parla di onestà?

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