martedì 16 aprile 2013

Il declino italiano


Ormai il declino italiano è sotto gli occhi di tutti. Non si tratta di un fenomeno improvviso ma di una realtà che dura ormai da decenni. Nel periodo in cui governavano la Democrazia Cristiana e i Socialisti di Craxi, si è accumulato un enorme debito pubblico, dovuto a motivi elettorali. In sostanza si comprava il voto degli italiani assicurando loro magari pensioni a quaranta anni (dopo solo dieci anni di lavoro). E si assicuravano ai politici stipendi e vitalizi senza pari in Europa. Il risultato è il debito pubblico, uno dei maggiori del mondo e un ostacolo adesso a ogni ripresa economica; quale famiglia potrebbe sopravvivere spendendo il doppio di quanto guadagna?
Solo politici irresponsabili hanno potuto fare questo. Purtroppo gi italiani dormivano o non volevano accorgersi che il loro benessere veniva pagato a caro prezzo, rimandando al futuro i problemi che creava.
Poi è venuto il ventennio berlusconiano che ha aggiunto al degrado economico il degrado morale. Un imprenditore di settanta anni ha pensato soltanto alla difesa dei propri interessi e delle proprie televisioni, che gli hanno dato una larga base elettorale. Come milioni di italiani non vedano che Berlusconi sia il principale responsabile della crisi italiana attuale e lo votino ancora, resta un mistero, spiegabile solo con una psicopatologia dell'elettore di destra, che vede nel capo carismatico, qualunque cosa faccia, il salvatore cui aggrapparsi.
I questi decenni i partiti si sono configurati come vere e proprie bande organizzate che hanno occupato i gangli del paese non per governarlo ma per depredarlo. Che ci fanno i politici nella sanità e nelle banche? Non certo gli interessi degli italiani ma gli interessi personali dei partiti stessi. Si sono appropriati di funzioni  e di ricchezze che non appartenevano loro.
È difficile vedere come si possa uscire dal declino attuale. Ci vorrebbe un soprassalto di moralità che gli italiani, educati in un cattolicesimo corrotto, tutto impegnato anch'esso alla conquista del potere e della ricchezza, non possiedono più. Al massimo, producono movimenti velleitari come quello di Grillo, che si oppongono a tutto e a tutti e che sognano soltanto la presa di un potere assoluto - un pericolo per la democrazia.
Poiché gli italiani non hanno un'interiorità, se la prendono con gli altri, e non si accorgono di essere loro ad aver votato per decenni grandi imbroglioni; e continuano a farlo. In realtà, dovrebbero mettersi davanti ad uno specchio e bastonarsi da soli. Ma, mancando di senso critico, continueranno a considerare gli altri, le altre fazioni di questo popolo alienato e dilaniato, i veri colpevoli.

Nessun commento:

Posta un commento