martedì 24 maggio 2011

Pauropoli

Che squallore vedere il sindaco di Milano che, dopo aver insistito per anni su certi provvedimenti contro il traffico (come la zona a pagamento in centro e le righe gialle e azzurre per i parcheggi), ora è pronta a svendere tutto per un pugno di voti. Se erano provvedimenti giusti, perché rinnegarli? Se erano sbagliati, perché imporli ai milanesi?
Questo dimostra che non era convinta di quel che faceva e che il suo scopo ultimo non è fare qualcosa di utile per la città ma essere rieletta. A che scopo, poi? Non le mancano nè i soldi né il potere. Una semplice questione di prestigio fra miliardari.
Quanto poi alle (vecchie) pretese di Bossi di avere qualche ministero a Milano, che verrebbero subito rifiutate, che vantaggio possono avere i milanesi alle prese con inquinamento, traffico caotico e mancanza di parcheggi?
Che pena vedere una campagna elettorale tutta basata sul terrorismo psicologico contro gli avversari. Se venisse eletto Pisapia, Milano cadrebbe in mano agli islamici e agli zingari...? Evidentemente chi concepisce queste campagne elettorali crede ancora di poter manipolare attraverso i massmedia la volontà degli elettori risvegliano paure ataviche. Non erano loro i moderati? Adesso spargono terrore. Soprattutto non sono disposti a cambiare nulla.
Non ci siamo - non capiscono i problemi di Milano.
Speriamo che i milanesi pensino con la propria testa e che non si facciano più plagiare dai messagi pubblicitari di chi ha tanti soldi da spendere, ma nessuna idea in testa.

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