mercoledì 11 maggio 2011

Elezioni amministrative a Milano

In questi giorni di campagna elettorale vorremmo sentir parlare dei problemi riguardanti la città e non dei problemi personali del premier e dei suoi processi.

Ci interesserebbe che i candidati discutessero dell'inquinamento, del traffico, dei parcheggi, della criminalità, delle infiltrazioni mafiose, dello stato delle strade, dell'Expo, dei lavori pubblici, della sanità, degli ospedali, delle liste di attesa... e non dei processi del Presidente del Consiglio.

Il fatto che egli si presenti come capolista nel comune di Milano e poi parli soltanto dei suoi processi e della sua guerra contro certi giudici non ci piace affatto. Ci sembra una indebita ingerenza. Un tentativo di buttare tutto sulla solita alternativa pro o contro Berlusconi. Tutto ciò è sleale.

L'AGCOM ha rilevato che la presenza del premier sulle televisioni è eccessiva. Ma in realtà è eccessiva dappertutto. Deborda ormai massicciamente. E tenta di trasformare delle elezioni amministrative nel solito referendum sulla sua persona - un gioco che finora gli è andato bene... perché gli italioti sono sempre pronti ad abboccare all'amo di chi le spara più grosse, di chi alza i toni, di chi fa promesse mirabolanti.

Non a caso, assistiamo ad un'epidemia di logorrea, che non è una malattia sessuale, ma il tentativo di chi non ha argomenti concreti per infinocchiare con un fiume di parole il povero elettore.

In realtà Berlusconi non c'entra niente con l'amministrazione cittadina.



Votiamo per chi si interessa veramente ai problemi della città. E giudichiamo se la Moratti è stato un buon sindaco o no, se Milano sotto la sua amministrazione è migliorata o no.

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