giovedì 5 aprile 2018

L'inesorabile decadenza


Continua l’inesorabile decadenza dell’Italia. Siamo sempre gli ultimi della classe e non riusciamo a uscire dal pantano. Anzi, ci addentriamo sempre di più. In politica abbiamo scelto partiti nuovi per guidarci, ma questi sono incapaci di guidarci, perché non hanno competenza, autorità e cultura. Esitano tra destra e sinistra. Non hanno programmi chiari, non hanno una visione generale dei problemi. Piccoli partiti guidati da piccoli opportunisti.
Intanto, gli altri, in Europa e nel mondo, decidono per noi, e qualcuno si prende le nostre migliori menti e le nostre migliori aziende. Scappano i giovani e scappano i pensionati.
Chi comanda oggi in Italia?
Come ripeto in continuazione, abbiamo scelto la debolezza. E di questa ci nutriremo per parecchio tempo. Perfino nel calcio, in cui una volta eravamo dei maestri, non riusciamo nemmeno più a tirare qualche pedata al pallone e, quando le nostre squadre escono dai confini nazionali, vengono regolarmente travolte. Non parliamo degli altri sport.
Gli altri sono orgogliosi della loro nazionalità, noi ce ne vergogniamo. Non so se avete notato che tanti filmetti italici si sono messi a parlare dialetti incomprensibili. È la regressione dell’italico, che, quando tutto va male, si rifugia nei confini del suo inutile paesello.
Presto, per capirci tra una regione a l’altra, dovremo trovare una lingua terza… sì, l’inglese.

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