La vecchia Italia dei tromboni – tutti pieni di
sé e incapaci di occuparsi degli altri - non ci tradisce mai. Ci eravamo meravigliati
per la concordia tra governo e opposizione berlusconiana. Davvero insolita.
Ma adesso siamo tornati alla normalità: tutti
gridano e litigano in Parlamento per le riforme istituzionali su cui un momento
prima erano d’accordo. Come mai?
Questa è la realtà del nostro paese: un’accozzaglia
di popoli e di partiti che sono divisi su tutto – tranne che sul rubare il
denaro pubblico. Tutti dicono che lo fanno per il bene pubblico, ma tutti
operano per se stessi e le loro piccole fazioni.
Ora ci riconosciamo.
È un po’ come Sanremo. Basta mettere insieme un
po’ di ugole, un ritmo crescente, una canzone che esalti l’amore, il sole, il
bene, la mamma, la pizza e il mandolino – e il gioco è fatto. Gli italiani ci
cascano sempre: sono tromboni per natura.
Ora ci riconosciamo.
Nessun commento:
Posta un commento