lunedì 17 ottobre 2011

Gli indignati

Tanti discorsi sulle violenze di piazza nella recente manifestazione di Roma. Ma pochi ricordano quale violenza si abbatta sui giovani, sui disoccupati, sui tartassati, sui poveri, sui licenziati, sui pensionati a minimo, su chi deve fare continuamente sacrifici per sopravvivere a causa di una crisi economica scatenata da speculatori che continuano ad arricchirsi. Questo tipo di violenza non è rappresentabile, non fa effetto, non si può fotagrafare e quindi è accettato come inevitabile. Una sassata invece viene condannata da tutti i benpensanti che affollano le trasmissioni radiofoniche e televisive. Oh, che orrore! La violenza quotidiana che si esercita su milioni di individui suscita tutt'al più qualche pacata riflessione, ma la distruzione di una vetrina... quella sì che è da condannare e da reprimere.

Nessun commento:

Posta un commento